|
Il vecchio archivisa sparì per qualche minuto, per poi tornare con diversi tomi. Era un nano vecchio e stanco, con meno inverni di quelli che il suo corpo raccontava. Nella polverosa e silenziosa biblioteca, guardò l'Ascia ancora una volta. Sfogliò un libro, che conteneva diversi nomi. A malapena riuscì a contenere la sorpresa: avido toccava il metallo di cui é fatta l'ascia, rapito.
<<molti caddero nella difesa di Yaunoroth, e questa é un'arma da Vendicatore.>> Fece una pausa alla parola "Vendicatore", quasi avesse riverito ciò che non dovrebbe esserlo, o almeno non così apertamente; e riprese: <<armi simili venivano utilizzate da chi pensava di essere già morto e non poteva fare altro che colmare il proprio vuoto nella guerra. Quest'arma racconta una storia di una fatale abnegazione verso tutto ciò che é Nanico. Di Yaunoroth non rimangono che macerie e ricordi, e non sono sicuro se quest'arma appartenga ai primi o ai secondi.>> Chiuse gli occhi, ancora una volta con la mano sulla lama dell'ascia:<<la Gloria del Guerriero non é maledetta, ma il Guerriero in cerca di Gloria sarà eternamente dannato>>. Con un ultimo sguardo all'ascia, prese i libri e andò via, trascinandosi nella sua pesante tunica, perso molto più nei suoi pensieri che tra gli immensi archivi.
|