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Aveva partecipato all'ordalia solo per vincere il premio, per dimostrare a tutti che la sua forza era implacabile come le onde del mare che battono sugli scogli e non aveva idea che il vincitore sarebbe stato scelto da un re per essere sua scorta.
Ora andava a spasso per la città tronfio come un galletto, vantandosi persino coi mattoni delle case mentre elargiva a chi lo acclamava la frutta di quella strana coppa che non finiva mai. Tutti gli occhi erano su di lui mentre si crogiolava sulla via, occhi carichi di speranze e di voglia di combattere, occhi sgranati, sguardi che cominciavano a diventare pesanti ma ancora, tutto preso dalla vittoria, non se ne accorgeva nemmeno. Le fila del destino tessevano rapide attorno al mezzorco che però continuava imperterrito a spargere frutti e a fare finta di nulla.
In realtà non gliene fregava gran che nè del re nè della guerra. Se il Gate fosse stato spazzato via da una mareggiata se la sarebbe goduta dalla sua barca. Quando arrivò l'esercito di quella vergine "yarr! se quella è vergine Dentosso è merluzzo" se l'era data a gambe rifugiandosi sulla costa a nord, felice e beato. E adesso? Che voleva dire essere il campione scelto da un re per combattere una guerra? Nel corogiolo della vittoria questa domanda mordeva come una pulce, tentando di far capolino nella testa del mezzo dove però (sarà stato il momento, sarà stata la sua testa dura) trovava spazio solo un altro interrogativo:
"Ma dove finita Tifone? No era su spalti quando ordalia! Ora Dentosso campione e lei no c'è!" Solo questo gli sembrava inverosimile. Non l'aver vinto contro ogni aspettativa ed essere diventato un esempio da seguire per i cittadini di una città che solo un ora prima ad andare bene tentavano di scansarlo. Non essere il prescelto di un re! Macchè, gli sembrava impossibile che lei non fosse li a godersi qeul momento con lui, il mezzorco scacciato e respinto dalla bontà divina da quando aveva messo piede al mondo e che adesso veniva portato in trionfo. Avrebbe voluto portarla in spalla assieme alla coppa di frutta come un duplice bottino che la vita gli aveva inaspettatamente assegnato.
Dove era finita Tifone?
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