Faerûn's Legends

Posts written by Boindil/Tyernin

view post Posted: 7/2/2023, 23:54 [QUEST] L'attacco a Baldur's Gate - Quattro chiacchiere nel Cormyr
Io, ultimamente ho avuto problemi col modem( Tim) scrivetemi su discord un mp per me solo di sera
view post Posted: 15/1/2023, 23:28 [QUEST] L'attacco a Baldur's Gate - Quattro chiacchiere nel Cormyr
Scusate io ho avuto delle settimane di totale assenza.
A che punto eravamo?
view post Posted: 27/10/2022, 08:00 Missiva di Kryszan Al'Him - Baldur's Gate
Rientrando all'accademia silente il rettore Tyernin El Silentall, fu subito aggiornato da Peibor sulle novità.
Infine l'aiutante porse una missiva.
Era l'ennesima richiesta di un avventuriero per incantare un arma.
Mise da parte il rotolo infastidito.

"Metti via questa richiesta insieme alle altre, Peibor. Non ho intenzione di rispondere.
Se dovesse tornare questa Kryszan con altre lettere, mandala via.
A meno che non chieda un udienza privata.
Forse avrò modo di spiegare a qualcuno quanto tempo ed energie servano per tale sforzo anzi per tale spreco di magia!
"
view post Posted: 27/10/2022, 07:45 Nella pancia di troll - Baldur's Gate
Ci vollero 3 giorni e un diamante purissimo per rimettere in piedi Brorin, era vivo e con la sua barba ancora al suo posto.
Altri due giorni per trovare un mago che li portasse ad Adbar, con un salto magico che costò altri platini sonanti.
(Off ho nella sacca prima principale un diamante puro maggiore e 1000 platini da scalare, non so se bastano)

Ad Adbar organizzarono un incontro con i Ferroliquido per chiedere aiuto e organizzare il recupero del Diadema.
view post Posted: 24/10/2022, 07:47 Nella pancia di troll - Baldur's Gate
I due nani erano sulle tracce di un drago, la loro ricerca li aveva portati molto lontano da casa, erano molto a sud, ben oltre la città che abbaglia la vista, probabilmente più vicini alla cittadina dei 4 duchi.
Erano accampati vicino al fiume.
Boindil aveva finito il suo turno di guardia e Brorin Frontealta fumava la pipa osservando nel buio.
Ma dopo un solo giro di clessidra o poco più si svegliò di soprassalto.
Brorin non c'era, scatto in piedi con l' armatura non ben stretta e impugnata la sua ascia e altaguardia inizio a cercare tracce di troll erano poco vicino all'accampamento, poco più avanti due troll bruciacchiati,opera di Brorin.
Boindil imprecò e iniziò a correre falciando alcuni goblin che già si stavano radunando in cerca di saccheggi facili.
Girò a per qualche tempo forse una mezza clessidra, allora, pensò di salire su una collina per osservare dall'alto.
Vide del fumo e osservando meglio dei fuochi.
Accorse verso quella luce, stavolta Brorin lo avrebbe sentito... Borbottò tra se avventurarsi da solo era stata una imprudenza bella e buona.
Nonostante la leggera nevicata e il rigido vento dell'alba stava iniziando a sudare per la corsa con il peso dell'armatura, il manico della seconda ascia sbatteva ad ogni falcata sulla schiena e nonostante le stoffe che avvolgevano la lama che la avvolgevano per tenere nascosto il colore rosso sangue, producendo un leggero clangore sordo.
Quando tu vicino al fuoco rallentò, avvolto dal fumo che sprigionava un odore acre di carne e peli arrosto
C'era il corpo di un Troll, era enorme, il più grosso che il nano avesse mai visto, accanto ai tre fuochi accesi per bruciarne il corpo un elfo per il nano fu un come un pugno in pieno volto.
Stava dormendo, solo pochi momenti prima era ad Adbar, le donne del suo clan erano riunite con due Faenor le sacerdotesse di Berranor Truesilver ammiravano il suo baule con occhio severo, contemplando l'enorme quantità di gemme accumulate.
Le gemme che avrebbe dato in dote alla sua compagna.
Tra le donne c'erano anche nane dei Ferroliquido, il suo cuore nel sogno prese a battere più forte pensando a Skoregar, poi si svegliò.
Ora era davanti a un elfo che gli indimava di fermarsi, abbasso l'ascia.
Spiegò di Brorin, l'elfo indico il corpo sotto il troll.
Credo fosse la sua ultima cena, che ho interrotto. disse con tono piatto, la sua voce era come i suoi tratti, indefinita. Se fosse un elfo maschio o femmina non si capiva.
Certo doveva essere molto forte e addestrata per stendere un troll di quella portata, fu la valutazione che fece istintivamente, ma sua attenzione era per Brorin, assicurato dal breve incontro che l'elfo non era una minaccia, si dedicò al nano.
Senti la voce dell'elfo mentre lo tirava fuori da sotto il corpo del Troll "mi rammarico per la vostra perdita".
Brorin era messo proprio male, un morso del gigante gli aveva tranciato quasi del tutto un braccio che pendeva scomposto dalla spalla squarciata, segni ti artigli e morsi erano su tutto il corpo.
Non respirava, doveva portarlo subito al tempio della città più vicina, prese alcuni oggetti del caduto, poi si caricò il corpo di Frontealta in braccio.
Guardo l'elfo per ringraziarla e vide che aveva in mano il diadema di Brorin, il trofeo di guerra guadagnato con onore solo un anno prima.
Vedendo l'espressione accusatoria fu l'elfo a parlare:
"Ho preso un trofeo per me dopo questo scontro, ho scelto l'unica cosa che credo non abbia legami con il vostro popolo"

Boindil provò a convincere l'elfo dell'errore di giudizio e di quanto invero fosse. Spiegando che la reliquia appartenesse al suo popolo e ai territori del sottosuolo, ma il dannato orecchiapunta non voleva cedere pretendendo una prova delle parole di Boindil.
Il sangue di Brorin caricato sulla schiena intanto continuava a colargli fin dentro l'armatura, non aveva tempo per discutere e non poteva attaccare l'elfo, fece un rapido calcolo sui rischi, l'elfo poteva avere alleati nascosti, chiese e ottenne di potersi occupare di Brorin e con un peso sul cuore lasciò il diadema all' elfo.
Ottenendo una promessa di un nuovo incontro per poter riscattare l'oggetto.
40 giorni dopo. Al ponte vicini Baldurs Gate.
Corse quindi come si cavalli e portò Brorin al tempio della città vicina.
view post Posted: 24/10/2022, 07:41 Nella pancia di troll - Baldur's Gate
I due nani erano sulle tracce di un drago, la loro ricerca li aveva portati molto lontano da casa, erano molto a sud, ben oltre la città che abbaglia la vista, probabilmente più vicini alla cittadina dei 4 duchi.
Erano accampati vicino al fiume.
Boindil aveva finito il suo turno di guardia e Brorin Frontealta fumava la pipa osservando nel buio.
Ma dopo un solo giro di clessidra o poco più si svegliò di soprassalto.
Brorin non c'era, scatto in piedi con l' armatura non ben stretta e impugnata la sua ascia e altaguardia inizio a cercare tracce di troll erano poco vicino all'accampamento, poco più avanti due troll bruciacchiati,opera di Brorin.
Boindil imprecò e iniziò a correre falciando alcuni goblin che già si stavano radunando in cerca di saccheggi facili.
Girò a per qualche tempo forse una mezza clessidra, allora, pensò di salire su una collina per osservare dall'alto.
Vide del fumo e osservando meglio dei fuochi.
Accorse verso quella luce, stavolta Brorin lo avrebbe sentito... Borbottò tra se avventurarsi da solo era stata una imprudenza bella e buona.
Nonostante la leggera nevicata e il rigido vento dell'alba stava iniziando a sudare per la corsa con il peso dell'armatura, il manico della seconda ascia sbatteva ad ogni falcata sulla schiena e nonostante le stoffe che avvolgevano la lama che la avvolgevano per tenere nascosto il colore rosso sangue, producendo un leggero clangore sordo.
Quando tu vicino al fuoco rallentò, avvolto dal fumo che sprigionava un odore acre di carne e peli arrosto
C'era il corpo di un Troll, era enorme, il più grosso che il nano avesse mai visto, accanto ai tre fuochi accesi per bruciarne il corpo un elfo per il nano fu un come un pugno in pieno volto.
Stava dormendo, solo pochi momenti prima era ad Adbar, le donne del suo clan erano riunite con due Faenor le sacerdotesse di Berranor Truesilver ammiravano il suo baule con occhio severo, contemplando l'enorme quantità di gemme accumulate.
Le gemme che avrebbe dato in dote alla sua compagna.
Tra le donne c'erano anche nane dei Ferroliquido, il suo cuore nel sogno prese a battere più forte pensando a Skoregar, poi si svegliò.
Ora era davanti a un elfo che gli indimava di fermarsi, abbasso l'ascia.
Spiegò di Brorin, l'elfo indico il corpo sotto il troll.
Credo fosse la sua ultima cena che ho interrotto. disse con tono piatto, la sua voce era come i suoi tratti, indefinita. Se fosse un elfo maschio o femmina non si capiva.
Certo doveva essere molto forte e addestrata per stendere un troll di quella portata, fu la valutazione che fece istintivamente, ma sua attenzione era per Brorin, assicurato dal breve incontro che l'elfo non era una minaccia, si dedicò al nano.
Senti la voce dell'elfo mentre lo tirava fuori da sotto il corpo del Troll "mi rammarico per la vostra perdita".
Brorin era messo proprio male, un morso del gigante gli aveva tranciato quasi del tutto un braccio che pendeva scomposto dalla spalla squarciata, segni ti artigli e morsi erano su tutto il corpo.
Non respirava, doveva portarlo subito al tempio della città più vicina, prese alcuni oggetti del caduto, poi si caricò il corpo di Frontealta in braccio.
Guardo l'elfo per ringraziarla e vide che aveva in mano il diadema di Brorin, il trofeo di guerra guadagnato con onore solo un anno prima.
Vedendo l'espressione accusatoria fu l'elfo a parlare:
"Ho preso un trofeo per me dopo questo scontro, ho scelto l'unica cosa che credo non abbia legami con il vostro popolo"

Boindil provò a convincere l'elfo dell'errore di giudizio e di quanto invero fosse. Spiegando che la reliquia appartenesse al suo popolo e ai territori del sottosuolo, ma il dannato orecchiapunta non voleva cedere pretendendo una prova delle parole di Boindil.
Il sangue di Brorin caricato sulla schiena intanto continuava a colargli fin dentro l'armatura, non aveva tempo per discutere e non poteva attaccare l'elfo, fece un rapido calcolo sui rischi, l'elfo poteva avere alleati nascosti, chiese e ottenne di potersi occupare di Brorin e con un peso sul cuore lasciò il diadema all' elfo.
Ottenendo una promessa di un nuovo incontro per poter riscattare l'oggetto.
40 giorni dopo. Al ponte vicini Baldurs Gate.
Corse quindi come si cavalli e portò Brorin al tempio della città vicina.
view post Posted: 24/10/2022, 06:33 Up del 20 10 22 - Zona di Magia Selvaggia
La cartella da caricare si acquisisce da FLup?
view post Posted: 13/9/2022, 09:55 Se Faerun Legends fosse ambientato in Italia - Forum OT
Io sono siciliano quindi resto legato alla mia terra.

Non so sinceramente Boindil è un nano burbero e tarchiato che ha vissuto in una comunità chiusa e tradizionalista forse sarebbe dell'entroterra siciliano tipo il paese di Sperlinga, che è una città mezza scavata nella montagna tipo Matera.

Tyernin è un immigrato arabo perfettamente integrato direi che potrebbecreare la sua Accademia a Mazzara
view post Posted: 11/9/2022, 23:04 Campo agricolo pugno fiammante - Missive e Proclami
Al Comandante del pugno fiammante
Al Pugno Yoren Thar

Dal reggente dell'accademia silente
Tyernin El Silentall

Con la presente si rende noto che ho concesso l'utilizzo del campo esterno n. xxz sito nei borghi contadini, di proprietà del pugno fiammante, ma gia affidato a me e controllato periodicamente dal "Pugno " Yoren. Alla Signorina Ryen R.
Che procederà alla coltivazione pagando il 60% del raccolto all Accademia la quale continuerà a fornire le preparati ricostituenti e rinfrancanti come già pattuito lo scorso anno.


Tyernin El Silentall
view post Posted: 9/9/2022, 18:30 [GDR ON] Questioni idrauliche - Baldur's Gate
Tyernin era stato in biblioteca per buona parte delle mattinata, aveva discusso del tomo sulla conservazione della medusa redatto da una giovane donna.
Al suo rientro in Accademia noto una missiva mezza stropicciata redatta su una foglia.
Lesse con cura le parole vergate cercando di attribuire il giusto peso. Probabilmente i due giovani si erano imbattuti in qualche cosa che non conoscevano.
Probabilmente nulla di urgente, ma li avrebbe cercati quella sera all'artiglio. Era il posto dove li aveva visti più spesso
view post Posted: 6/4/2022, 19:09 Convocazione al pugno - Racconti della Città dei Duchi
Dionea era apparsa preoccupata quella mattina,quando gli aveva detto che Davor voleva vederlo con urgenza,
il mezzorco era solito preoccuparsi oltre misura, ancora di piu in questo periodo.
Non è che fosse stupido o irrazionale, ma metteva le sue priorità dinanzi a quelle di tutti, Il calishita si ripromise di spiegargli un giorno o l'altro che le "urgenze" non erano le stesse per tutti.
ma ripensarci il solo pensiero di dover spiegare qualcosa a Davor gli provocò un senso di fastidio.
Lo lasciò aspettare per qualche ora, rimise in ordine il laboratorio, mangio della carne secca che aveva nel tascapane e poi andò in caserma.
Ai cancelli lo fecero aspettare più di quanto desiderasse, seppur ormai abitante della città dei 4 duchi da tempo, le sue origini restavano radicate nel suo io, il senso di comodità e ospitalità che bisogna riservare a chi si scomoda di venirti a trovare era un altra cosa che avrebbe voluto spiegare al mezzorco.

Davor lo accolse, invece, in modo diretto come suo solito fare. Arrivò subito al punto, aveva delle armi di un qualche metallo sconosciuto prese ai nemici invasori e chiese all'alchimista di poterle analizzare.
Il metallo a prima vista appariva scuro, il mago non aveva mai visto questo metallo o lega che fosse. ma prosegui con cautela la sua analisi.
Il mago capi, bene presto che l'arma era avvelenata, ma per determinare il preciso veleno utilizzato e la capità tossica dello stesso servivano delle analisi approfondite.
propose ai militari di poter portare in accademia una delle spade corte, ma non riusci a convincere i soldati.
pertanto si diresse in accademia per prendere il necessario alle analisi....

(continua)

Edited by Boindil/Tyernin - 6/4/2022, 21:06
view post Posted: 11/3/2022, 08:56 un vuoto nel petto - Racconti della Città dei Duchi
La porta dell'Accademia Silente restava chiusa il grosso chiavistello serrato. Aveva però rimosso l'incanto blocca porta.
Sgomento, paura e senso di pericolo lo avevano lasciato, aveva passato molte ore a dormire e meditare cercando una calma interiore che aveva raggiunto senza troppa fatica, il senso di smarrimenti e paura provato la mattina era sparito e anzi non riusciva a spiegarne l'origine. Rimase comunque tutto il giorno in casa uscendo solo per un breve giro al mercato, poi nei luoghi della città dove sperava di trovare lei. Invano.
Poi tornò in Accademia per studiare.
Solo a tardo meriggio la porta tornò a farsi sentire, anzi tremo per effetto di colpi vigorosi.
Scatto in piedi, sapeva che non era Dionea. Erano nocche ferrate quelle.
Infatti alla porta si trovò davanti Davor,- scuro in volto come l'argento ossidato, o la polvere di ginseng prossima alla nigredo,- entro in Accademia annunciando con voce cavernosa che il Braccio amico era caduto.
Il nemico era ormai prossimo alla città dei duchi- pensò-
Il soldato del pugno fiammante chiedeva liquido infiammabile e sostanze esplosive per disporre una linea di difesa.
La sua mente assorbiva informazioni come l'amanita muscaria assorbe le soluzioni acide valutando le conseguenze della notizia.
Consegno al soldato alcune pozioni che aveva iniziato a preparare come da accordi con la sezione strategia e difesa del Pugno.
Chiese a Davor di procurargli delle risorse, e di redigere una richiesta scritta del pugno.
A tarda sera, 6 soldati avevano scaricati diversi sacchi con polvere di cromo e Pietre da lui richieste. Solo allora l'alchimista tornò a barricarsi dentro.
Chiuse la porta e si mise all'opera per realizzare quanto richiesto.
Ma prima doveva accertarsi delle notizia apprese.
Si concentrò e lanciò l'incantesimo Occhio Arcano. Aveva poco tempo prima che l'occhio invisibile sparisse, ma poteva avvicinarsi abbastanza? Doveva tentare... Dopo qualche ora tornò di sotto.
Lavorò concentrato, non distogliendo mai l'attenzione dai suoi alambicchi, forse bussarono alla porta di sopra, non ne era certo i suoni arrivavano acuiti di sotto. In ogni caso non poteva distrarsi.
Nel laboratorio ogni fiamma era stata spenta per evitare spiacevoli incidenti.
...aiutato dalla magia luce lavorò per alcune clessidre, fino a che le forze e la concentrazione iniziarono a venir meno.
Si obbligò a fermarsi. Non poteva rischiare che un tremore alle mani facesse fallire ore di lavoro.
Tornò di sopra a riposare.

Edited by Boindil/Tyernin - 11/3/2022, 09:16
view post Posted: 7/3/2022, 23:22 un vuoto nel petto - Racconti della Città dei Duchi
Tyernin come al solito si era svegliato presto, come ogni giorno di lezione c'erano molte cose da predisporre, misture e composti da ordinare sui banchi, tomi da portare in aula, teoria da ripassare mentalmente per trovare le parole per una maieutica aduguata.
dopo essersi vestito per prima cosa decise di andare al mercato, spesso avventurieri tornando in città passavano a vendere conchiglie, polveri e reagenti utili.
Si partire dal mercato era un buona idea- si disse-
apri la porta dell'accademia Silente e un immotivato terrore lo assalì, fu solo un attimo ma gli manco il fiato dai polmoni e le gambe presero a tremare, si guardo attorno per capire la causa.
non c'era nessuno... riprese a respirare... voleva mettere un piede fuori ma al solo pensiero un nuovo attacco lo colpi, questa volta un briviso corse lungo la schiena e si senti gelare il sangue. Sbatte la porta dell'accademia e si chiuse dentro. Giro un po per la stanza cercando di capire cosa potesse turbarlo cosi, non ne vedeva nessuna ragione eppure di sentiva con una preda braccata . scese in laboratori prese una fialetta di laudano, torno in camera da letto si spoglio prese il sonnifero e si lasciò accogliere del buio, non ci sarebbe stata nessuna lezione quel giorno e forse nessun altra neppure domani. la sola cosa che voleva era restare al sicuro. si addormento in un sonno ristoratore e senza sogni.
137 replies since 28/3/2020