Scrutando tra le stelle

Erano passati cinque anni da quando Strea aveva perso la sua guida. Guida della sua parte spirituale, oltre che della sua vita. Le mancava, eppure quanto le era successo la spronava ad agire. Aveva trovato dei buoni amici in Camelia, Blaze e Zelirash e sperava di fare molta strada con loro.
Dividersi tra tempio, quel che restava della sua famiglia e i nuovi impegni che erano nati con queste conoscenze, iniziava a diventare un po' difficile. Ben presto Strea avrebbe dovuto trovare una soluzione per far mitigare il tutto senza far mancare a nessun il suo appoggio.


☽ Le prime divinazioni ☾



Quella dei tarocchi era più una tradizione di famiglia che qualcosa che avesse appreso al tempio.
Strea sapeva che non era una scienza esatta, ma comunque le piaceva.
E quelle persone che avevano provato a fidarsi, o erano semplicemente curiose del futuro tanto da affidarsi alle sue carte, non erano rimaste deluse.
Quelle carte erano già state usate da sua nonna e da sua madre prima di lei: a Strea piaceva pensare che ci fosse un po' di loro due in esse.
Non guadagnava molto dalle letture dei tarocchi che faceva, ed una parte la destinava in donazione alla Casa della Luna, ma era comunque qualcosa che faceva molto volentieri.
Venizhar, Blaze, Camelia e Kate erano stati i primi a cui era riuscita a leggere le carte, ma sperava ce ne sarebbero stati altri ancora.


☽ La tomba sconsacrata ☾

Con l'aiuto del paladino di Helm Wayne Blackrose, avrebbero senz'altro riportato la pace in quella cripta invasa dalla malvagità della non morte.
Strea avrebbe lasciato di buon grado il rito di consacrazione a Blaze: era un sacerdote più esperto di lei, ed era importante che non si commettessero errori in quella faccenda.
Era rimasta un po' sorpresa però quando il Lathanderino le aveva chiesto di benedire l'acqua che sarebbe stata usata nel rito. E di farlo facendosi assistere da Zelirash. Quello era senz'altro qualcosa che lei sapeva fare molto bene, aveva accettato di buon grado di aiutare in quella maniera.



☽ Gli orfani di Baldur's Gate ☾



L'incontro con Anderl, l'elfa del tempio del Piangente di Baldur's Gate, era stato il più gradevole di quelli fatti al suo primo viaggio lontana da Waterdeep. Strea s'era offerta volentieri di aiutare nel restauro dello stabile dell'orfanotrofio.
Non aveva molto denaro con cui contribuire alla causa, ma avrebbe potuto preparare parte del mobilio e alcuni giochi in legno per i bimbi.
Baldur's Gate non era la sua città e non era nemmeno tanto vicina, ma la dedizione di Anderl l'aveva spronata ad impegnarsi in tal senso.
Ora erano in attesa di notizie da parte dei funzionari della città, sperava con tutto il suo cuore che non si sarebbero opposti a quell'opera di bene.

Attached Image: moon

Strea aveva portato un po' di letti e giochi da donare all'orfanotrofio ad Anderl. In compagnia dei suoi amici che avevano aggiunto altro alla donazione, si era diretta a Baldur's Gate ad incontrare la sacerdotessa Ilmaterita. Già dalla volta precedente era nata l'idea di un evento benefico a favore degli orfanelli, ma ora stava prendendo piede. A lei era stato chiesto di preparare le canne da pesca per la gara che avrebbero organizzato. E magari qualche targa commemorativa dell'evento.

La consacrazione della tomba del cavaliere helmita invece era andata per il meglio. Il rito tenuto da Blaze avrebbe dato un po' di sollievo a quel posto pervaso dall'oscurità. Sulla sua piccola scrivania di casa, Strea conservava ancora il pezzo di pergamena in attesa di praticarci una divinazione per cercare di rintracciarne il proprietario. Non aveva mai fatto nulla del genere, aveva bisogno di prepararsi per evitare di commettere errori.

Stavano cambiando tante cose per lei, e questo inevitabilmente significava avere meno tempo da dedicare alla sua famiglia. Strea era spesso combattuta sul da farsi, però iniziava a capire tutti i pensieri e le preoccupazioni che doveva aver avuto anche sua madre. Una cosa che, finché era cresciuta sotto la sua protezione, non aveva mai realizzato.
L'unica cosa che poteva cercare di fare era continuare a fare del suo meglio, sia per la Dea che per i suoi familiari.



☽ Nuovi abitanti ad Ulgoth's Beard ☾



Era stato Blaze a raccontare a Strea la storia di quel villaggio. La sacerdotessa era lieta che altre persone avessero deciso di insediarsi, anche se un poco temeva per la loro sorte. Di lì a breve sarebbe partita con Camelia e altri volenterosi per raggiungere Blaze a Baldur's Gate ed andare a controllare la situazione. Parlando con il lathanderino, Strea in parte approvava la sua idea di salire sulle montagne a combattere gli orchi che in passato avevano fatto diverse scorrerie in quel villaggio. Tuttavia era anche preoccupata del fatto che un intervento troppo alla leggera avrebbe rischiato di ottenere l'effetto opposto: ripercussioni da parte degli orchi sul piccolo villaggio.
C'era da rifletterci un po' con calma e cercare di ponderare bene le conseguenze che avrebbero avuto le loro azioni.

☽ La foresta di Ardeep ☾



Da quando sua nonna era morta e suo fratello era andato via di casa seguendo uno degli esploratori del tempio,
Strea aveva iniziato a sentire meno il peso delle responsabilità di famiglia sulle spalle e poteva finalmente concentrarsi appieno sui suoi doveri come Chiamata di Selune. L'incarico che le era stato dato quella volta si era rivelato pericoloso, ma finalmente aveva avuto un'occasione reale per affrontare faccia a faccia i nemici della sua Dea. Quegli stessi nemici che, tanti anni prima, si erano presi suo padre. Pensava che sarebbe stata travolta dalla collera come le era successo da bambina, e ne aveva paura. Da bambina diverse persone le erano state vicine e l'avevano aiutata a superare quel momento, a non lasciar attecchire le radici di sentimenti negativi e oscuri. Quel giorno alla foresta di Ardeep però con lei c'era solo la sua amica Camelia a cui si sarebbe potuto appoggiare. Gli altri erano poco più di sconosciuti, gente affidabile ma pur sempre persone che non la conoscevano poi molto. Alla fine di quella pericolosa missione, Strea restò piuttosto soddisfatta di sé: non era caduta nel vortice di emozioni violente che ricordava, Camelia era stata lì ma non aveva dovuto fermarla dall'imboccare un sentiero oscuro. Malgrado tutto, Strea sentiva di essere cresciuta esattamente come voleva quando, con occhi pieni di ammirazione, guardava sua madre.



☽ Ronde notturne in una città sconosciuta ☾



Era successo per caso che Strea si trovasse coinvolta nell'agghiacciante serie di uccisioni con teste saltate a Baldur's Gate. C'erano così pochi elementi per tentare una divinazione, che non valeva neanche la pena perderci del tempo in quel momento. Da quando però aveva fatto riabbracciare quella madre con i due figli ed aveva scorto sui tetti la figura ammantata che era loro nemica, la sacerdotessa però aveva deciso di fare quel che poteva. Non era un'avventuriera esperta e ne era conscia, tuttavia voleva aiutare come poteva. Decise così di fermarsi a Baldur's Gate per un po', facendo delle piccole ronde durante la notte, dopo aver pregato la Dea. Baldur's Gate non era Waterdeep e Strea la trovava decisamente più grottesca ed inquietante di notte, ma la luce calda e soffusa di Selune le davano coraggio. Avrebbe fatto quanto poteva per fermare quei tali, anche se significava scavalcare quelle leggi che il Pugno Fiammante faceva mantenere.

☽ La Fiera degli Eroi di Waterdeep ☾




La Fiera degli Eroi era finalmente iniziata. Strea si era data un gran da fare per aiutare ad allestire. Le piacevano quel genere di celebrazioni, così come le bancarelle. Per quanto fosse vero che c'erano molti motivi al mondo per non festeggiare e dedicare anima e corpo a risolverli, era vero anche che talvolta un pizzico di sollievo permetteva di agire poi con più efficacia. L'allestimento della piazza era venuto bene, anche se le era costato un sacco di lavoro, ed era riuscita ad ottenere la possibilità di avere un banchetto dove poter leggere le carte a chi era interessato.


☽ Resti di un tempio oscuro ☾



Un forte turbamento era rimasto nel cuore di Strea dopo essere tornata da quel viaggio nel Narfell. Era stata Elenie, una donna che non conosceva prima di allora e che si era presentata alla Casa della Luna in cerca di aiuto, a guidarla in quella regione tanto remota quanto sconquassata dalla presenza di demoni. Al fianco di Camelia, Erianne e Venizhar, Strea aveva seguito Elenie per vedere con i propri occhi quel luogo che le aveva descritto. E quanto aveva visto, era chiaramente riconducibile alla Dea Oscura. Come promesso alla druida, Strea scrisse un breve rapporto e lo lasciò alla Casa della Luna.

Vi scrivo per segnalarvi un luogo legato alla Signora della Perdita nel Nafell, molto lontano dalla nostra Casa della Luna. E' stato scoperto da Elenie, che si è offerta anche come guida per condurci là a visitarlo. Abbiamo viaggiato con la magia grazie a Camelia Lightsong e Venizhar, due arcanisti dell'Ordine Vigile dei Maghi Protettori. A scortarci c'era la paladina di Tyr Erianne Duval, delle Sale della Giustizia.
Il luogo sorge in una stretta vallata e vicino ad esso erano state accatastate grandi quantità di legna. Si potrebbe pensare che volessero edificare un tempio o qualche tipo di struttura. Nella zona, non c'era presenza di non morti come invece era successo nel primo viaggio fatto lì da Elenie. Nota importante è una simbologia che nessuno di noi conosceva: sull'altare vicino alla luna oscura della Sorella d'Ombra, c'era il simbolo di uno spicchio di luna argentato. Sulla parete rocciosa opposta invece, uno spicchio di luna scuro.
Ritengo quindi che il luogo sia stato abbandonato, ma per sicurezza abbiamo pensato che sia meglio tenerlo sotto controllo. L'idea che ho avuto e che è stata accettata dai miei compagni di viaggio, è stata quella di lasciare là un oggetto di mia appartenenza su cui poter fare scrutamenti e tener così d'occhio le attività della zona. Abbiamo optato per un oggetto molto anonimo che non dovrebbe destare attenzioni: si tratta di una freccia di mia produzione, l'abbiamo spezzata e lasciata tra le ossa che erano ammucchiate in un angolo di quel luogo oscuro.
Aggiungo infine che appena all'infuori dalle rovine di quel luogo, sotto una cascata, è presente un portale che sembra condurre al Braccio Amico. Non avevamo mezzi e tempo per analizzarlo, quindi ho sconsigliato ad Elenie di testarlo una seconda volta non sapendo dove possa in realtà condurre.
Se reputaste necessario parlare con la signorina Elenie di questa scoperta, ho modo di contattarla e condurla alla Casa della Luna.

Strea Brightmoon, Chiamata della Dea.




☽ Il libro dei canti di Helena ☾



Alla Casa della Luna non avevano saputo rispondere dell'identità di Helena, la sacerdotessa caduta nella foresta di Ardeep. Strea ed i suoi compagni quel giorno avevano recuperato il suo libro dei canti, e la ragazza era ancora del tutto determinata a riportarlo alla sua famiglia. Una volta finita la Fiera degli Eroi, Strea voleva partire per un pelligrinaggio al grande tempio che sorgeva sul punto della penisola della foresta di Wealdath. Da quanto le avevano raccontato, era un luogo di sosta e transito di molti fedeli e forse lì qualcuno avrebbe anche saputo rispondere alle sue domande. Camelia si era già offerta di accompagnarla, e i due paladini Wayne e Friedrich di scortarla. In ogni caso sarebbe stato un viaggio interessante per lei che conosceva poco all'infuori delle mura di Waterdeep.